mercoledì 27 agosto 2008

TENTATIVO DI COLORAZIONE DIGITALE (PARTE 2 )

Rieccoci qui di ritorno con il nostro piccolo appuntamento con la Colorazione Digitale!
Per questa seconda prova utilizzerò la tavola n° 053 del volume 27 di Berserk Collection. Questa tavola si differenzia da quella utilizzata nel post precedente in quanto presenta sia uno sfondo dettagliato per ogni vignetta sia punti di luce evidenti come candelabri e lampade...

In più c'è anche Puck! Che è pur sempre una fonte di luce!!!

Ma passiamo alla tavola in questione:

Iniziamo con il solito procedimento: innanzitutto scontorniamo gli inchiostri in modo da separarli dal foglio bianco. Dopo aver separato le chine dal foglio scelgo i colori che formeranno la Palette di base.

Questa volta non evidenzierò più di tanto i passaggi che hanno portato la nostra tavola dalla paletta di base alla versione "ombre e luci". Per una descrizione più accurata leggete il post precedente: si tratta dello stesso procedimento! Voglio soffermarmi solo su un aspetto: questa volta non ho potuto prescindere dalla tavola per quanto riguarda le fonti di luce. Ho dovuto tenerne conto da subito.


Dopo aver aggiunto le luci e le ombre è necessario che le fonti luminose siano in effetti luminose!!! Quindi ho semplicemente acceso le lampade e le candele! Di rimando ho dovuto evidenaziare le luci e i coni d'ombra in prossimità delle luci.

Nella fase successiva ho aggiunto alcuni livelli di colore (scale di ocra e arancione) e alcuni gradienti (partendo dal violetto, passando dall'arancione per arrivare infine al giallo) in modo da rendere la zona centrale più calda e luminosa a differenza delle zone periferiche che appariranno così più fredde. In questo modo risulterà più evidente, al centro, l'atmosfera tipica di una chiassosa locanda.


Nell'ultima fase ho rivisto un po' le luci della prima vignetta in quanto, è l'unica vignetta da "Esterno", a differenza delle altre che presentano come ambientazione l'interno della locanda. Ho aggiunto qualche livello di colore (blu, cobalto, violetto) in modo da evidenziare l'effetto notte e valorizzare perciò le poche fonti luminose. Non dimentichiamoci che Berserk presenta un'ambientazione medievale, pertanto, non possiamo avere una città troppo luminosa!
Ho aggiunto in più qualche punta di violetto per i personaggi di quinta in modo da staccarli dal resto della vignetta. Ho aggiunto infine i segni dei lividi sul volto di Isidoro, reduce - suo malgrado - da una bella scazzottata e cambiato in rosso, in modo da renderle subito leggibili, le onomatopee delle vignette 2 e 3.


Et voilà! les jeux sont fait!!!

Sperando di aver suscitato l'interesse di qualcunovi rimando tutti alla prossima!

PROVA DI COLORAZIONE DIGITALE (PARTE 1 )

In attesa di portare a compimento il restyling del mio portfolio, pubblico alcuni tentativi di colorazione digitale realizzati in questi due giorni di fancazzismo durante i quali non mi andava di tenere in mano una matita.

Ma allora perché non utilizzare una matita elettronica?” Mi sono chiesto.

Mumble mumble…

In effetti piuttosto che star senza far nulla posso produrre qualcosina utilizzando le tavole disegnate da qualcun altro.

Mhm... Si! L'idea mi garba molto...
A questo punto però c’è da scegliere la tavola giusta. E' necessaria una tavola che mi faccia ottenere un buon risultato finale e che, soprattutto, sia di stimolo durante le fasi della colorazione data l'apatia dilagante.

La scelta non è stata difficile.
Ho deciso di lavorare su due tavole del manga “Berserk” di Kentaro Miura che, a mio modesto parere è uno dei capolavori meglio riusciti degli ultimi tempi. Capolavoro sia per quanto riguarda la storia che per quanto riguarda l’alto livello delle tavole che rendono Miura un maestro indiscusso. Anche coloro che non amano il genere noir-pulp-fantasy-dramatic che caratterizza l’opera in questione, non possono non rimanere esterrefatti di fronte alla perfezione delle anatomie, alla espressività dei personaggi di una intensità tale da rendere superflue le didascalie ed i baloon...
Ma bando alle ciance! Questo non è lo spazio delle recensioni!
Potrei parlare di Berserk all'infinito...

Passiamo dunque alle tavole:

In questa prima parte colorerò la tavola 003 del volume 32 della serie Berserk Collection:


Il programma che utilizzo per la colorazione digitale è, naturalmente, Photoshop. Come prima cosa scontorno la tavola separando le chine dal foglio bianco in modo da poter lavorare sui colori grazie a livelli intermedi.
Dopo aver scontornato la tavola inserisco due livelli con la Palette base, uno per i personaggi ed uno per gli sfondi. In questo caso è molto semplice in quanto non ci sono sfondi ricchi di dettagli.

Queste basi saranno il colore intermedio che poi, a seconda che si tratti di una zona di luce o in ombra, verrà schiarito o scurito. Dopo aver posto le basi di colore, quindi, inizio a pensare a come realizzare i punti illuminati e le ombre individuando i punti di luce (se ci sono) o ipotizzandone uno o più di uno. Individuata la sorgente luminosa, creo altri livelli intermedi a seconda dell'intensità di luce ed ombra richiesti dalla tavola utilizzando il pennello in diverse modalità. Ai pennelli aggiungo anche alcuni strumenti propri di Photoshop come gli strumenti "Brucia" e "Scherma": mentre gli altri strumenti, utilizzati in diverse modalità, per accentuare le luci o le ombre.
Lo strumento "Sfumino" serve per prolungare o accorciare il baffo lasciato da una pennellata (digitale) troppo lunga o per creare effetti particolari. Diciamo che è abbondantemente utilizzato per il primo caso...


Dopo aver aggiunto le ombre e le luci, in questo caso, il lavoro è quesi finito non essendoci uno sfondo particolare o una fonte di luce come un lampadario o una candela. Per quanto riguarda gli sfondi ho aggiunto alcuni gradienti mentre per le luci la tavola non presentava alcuna fonte luminosa in particolare.


Per concludere la colorazione ho aggiunto solo qualche effetto in modo da accenture la pelliccia, i capelli e gli occhi di Zodd e qualche ombra in più (nell'ultima vignetta) per accentuare l'ombra dell'albero. Ho anche staccato i piani dei personaggi in modo da rendere più evidenti le distanze tra i personaggi in primo piano e quelli in secondo piano.


Dopo l'aggiunta degli effetti, la tavola è conclusa.

Tra qualche ora pubblico la seconda tavola. Ora ho bisogno di un caffè!


martedì 5 agosto 2008

IN PRINCIPIO FU IL VERBO

Poi il verbo necessitò di essere vergato per divenire immortale.

Io personalmente alla parola preferisco il segno.

Il disegno per essere precisi. Un tempo infatti, il saper scrivere si chiamava: "l'arte di disegnare i suoni".

Come riempire questo spazio nero?

Certamente pochi colori e molto bianco e nero.

Ora esco per strada e vado a toccare la vita.
E anche, perchè no, una bella birra.

Nel frattempo godetevi qualche matita.